Il posizionamento del paziente in sala operatoria
Favorire il comfort e la sicurezza del paziente e degli operatori grazie all’uso corretto dei dispositivi di posizionamento
Introduzione
Il posizionamento del paziente in sala operatoria
Il posizionamento del paziente sul letto operatorio risulta essere fondamentale per la sicurezza dell’operando e dell’equipe multidisciplinare addetta alla sala operatoria. Ad una corretta esposizione del campo operatorio equivale una buona riuscita dell’intervento chirurgico.
È il chirurgo a decidere la postura più consona all’intervento. Il paziente verrà posizionato sul letto operatorio in base alla parte anatomica da raggiungere, alla tecnica chirurgica da eseguire e agli strumenti operatori utilizzati. Tutto il team dovrà collaborare agli spostamenti, l’anestesista coordinerà le manovre di posizionamento e il controllo del capo.
1.1
Equipe multidisciplinare addetta alla sala operatoria
È il chirurgo a decidere la postura. I danni conseguenti ad un cattivo posizionamento si verificano con maggiore frequenza nei reparti in cui i malati sono meno collaborativi o non autosufficienti, come le terapie intensive e le sale operatorie.
MEDICO CHIRURGO
È lui a decidere la postura più consona all’intervento
MEDICO ANESTESISTA
Coordina le manovre di posizionamento del paziente, ha il controllo del capo
Collabora agli spostamenti
1.2
Sicurezza
Le posture devono garantire al paziente la massima sicurezza sulla respirazione, sul circolo sanguigno, sul rischio cadute, sulla prevenzione delle lesioni da pressione, su eventuali compromissioni nervose, muscolo tendinee e limitare le complicanze post operatorie.
1.3
Comfort
Il paziente in sala operatoria non sente dolore e non è in grado di comunicarci i fastidi percepiti durante i cambi posturali, ed eventuali dolori causati dalla posizione finale che dovrà tollerare per ore.
1.4
Conoscere il paziente
Valutare il paziente attraverso la cartella clinica ricercando eventuali limiti articolari o di altro tipo.
Chirurgo
LIMITI ARTICOLARI O DI ALTRO TIPO
è compito del chirurgo trovare una posizione consona, che possa assicurare il massimo comfort del paziente e che permetta la buona riuscita dell’intervento.
È compito del chirurgo trovare un punto dal quale intervenire che non comprometta eventuali interventi precedenti.
Equipe multidisciplinare
PATOLOGIE PREGRESSE
È compito dell’equipe multidisciplinare adeguare la posizione del paziente, tenendo conto di eventuali limiti funzionali legati a patologie pregresse (fratture, lussazioni, etc.).
VALUTAZIONI PRE-POST INTERVENTO
Valutare l’intregrità cutanea prima e dopo l’intervento chirurgico.
1.5
I dispositivi di sala operatoria
- I posizionatori che includono tutti i dispositivi utilizzati per la sistemazione ottimale del paziente sul tavolo operatorio.
- Le superfici antidecubito ossia i supporti o dispositivi atti a ridistribuire e/o scaricare la pressione di contatto esercitata dal corpo su di un piano di appoggio attraverso modalità diverse.
Posizionatori per sala operatoria
Superfici e dispositivi antidecubito
Posizione supina
2.0
Base di appoggio
Procedura operativa
- allineare il capo con il resto del corpo;
- braccio per gli accessi venosi adagiato sul poggia-braccio con un angolo di 90° o meno rispetto al corpo;
- fascia di sicurezza sul braccio abdotto per evitare che cada con possibile conseguenza sulla spalla (algie o lussazioni);
- fascia di sicurezza sulle gambe posizionata prossimalmente alle rotule del paziente;
- piedi poggiati sul tavolo, senza farli debordare dal tavolo per non incorrere a compressioni o lesioni del nervo Peroneo o del Tendine di Achille.
Arto superiore
Zona sacrale
Cosce e ginocchia
Gambe e piedi
Video operativi
Capo
La testa deve essere bloccata.
Arto superiore
L’arto superiore deve essere abdotto a 90° e supinato per permettere l’accesso venoso.
Zona sacrale
Posizionare dei dispositivi che sostengano ed allevino le pressioni durante la fase operatoria.
Cosce e ginocchia
Posizionare dei dispositivi che sostengano ed allevino le pressioni durante la fase operatoria.
Gambe e piedi
Non far debordare i piedi dal tavolo per non incorrere a compressioni o lesioni del nervo Peroneo o del tendine di Achille.
Da accesso a quasi tutti i siti chirurgici. Prevede che il capo sia allineato con il resto del corpo. |
Posizione ginecologica o litotomica
3.0
Base di appoggio
Procedura operativa
- applicare una lieve rotazione della testa del femore sul bacino per mantenere l’assetto fisiologico dell’articolazione;
- posizionare gli arti inferiori sulle staffe;
- posizionare i vari dispositivi per ridurre la pressione sui punti d’appoggio;
- se è richiesto anche un Trendelenburg marcato, è bene applicare delle controspinte a livello delle spalle per evitare che il paziente scivoli.
La stessa cura si dovrà avere nel tornare nella posizione primaria.
Arto superiore
Zona perineale
La zona perineale deve debordare dal piano del tavolo di circa 3-5 cm. per poter effettuare l’intervento.
Video operativi
Capo
La testa deve essere bloccata.
Spalle
Applicare delle controspinte per evitare lo scivolamento in caso di Trendelenburg.
Arto inferiore
Gli arti inferiori vengono posizionati sulle staffe.
Arto superiore
Posizionare un dispositivo per alleviare la pressione sulla zona del braccio e delle mani sull’addome
Zona lombo-sacrale
Posizionare un dispositivo per alleviare la pressione sulla zona lombo-sacrale.
Zona perineale
La zona perineale deve debordare dal piano del tavolo di circa 3-5 cm. per poter effettuare l’intervento.
Questa posizione richiede l’intervento di due persone che alzino gli arti inferiori in modo simultaneo. A paziente sveglio si potrebbe chiedere la collaborazione dell’ammalato ottenendo la posizione desiderata gradualmente. |
Posizione in decubito laterale
4.0
Base di appoggio
Procedura operativa
Posizione utilizzata per la chirurgia toracica e per la chirurgia del rene. Essendo una posizione difficile da ottenere è fondamentale l’utilizzo di una superficie di appoggio confortevole.
- adagiare il paziente su un fianco;
- il braccio inferiore abdotto su un reggibraccio, mentre il braccio superiore può essere collocato in sospensione ad un archetto a ponte, oppure su un secondo reggibraccio;
- il ginocchio inferiore lievemente flesso, mentre quello superiore disteso;
- sollevare la testa e bloccarla con un cuscino con incavo;
- applicare Una fascia di contenimento a livello del bacino e una a livello dell’arto inferiore.
Il reggibraccio non deve superare una angolazione di 90° rispetto al corpo. La flessione viene applicata in modo diverso in base all’intervento da eseguire.
Braccio superiore
Braccio inferiore
Capo
La testa deve essere sollevata e bloccata.
Braccio superiore
Posizionare il braccio in sospensione su un archetto a ponte, oppure su un secondo reggibraccio.
Bacino
Applicare una fascia di contenimento.
Braccio inferiore
Posizionare un reggibraccio, non deve superare una angolazione di 90° rispetto al corpo.
Ginocchio
Posizionare un cuscino separatore tra le ginocchia.
Piedi e caviglia
Utilizzare un dispositivo che permetta una posizione comoda per il paziente e che allevi la pressione sulle zone d’appoggio.
Posizione utilizzata per la chirurgia toracica e per la chirurgia del rene. Essendo una posizione difficile da ottenere è fondamentale l’utilizzo di una superficie di appoggio confortevole. |
Posizione prona
5.0
Base di appoggio
Procedura operativa
- allineare la testa con il resto del corpo;
- posizionare un dispositivo adeguato sotto la fronte che permetta di lasciare libera la zona per l’intubazione;
- posizionare gli arti superiori ai lati del paziente oppure ai lati della testa, in posizione comoda;
- flettere leggermente le ginocchia;
- posizionare un cuscino cilindrico sotto il collo del piede.
La testa deve essere allineata con il resto del corpo e il volto su dispositivo adeguato e che permetta di lasciare libera l’area intubata.
Capo / testa
Gamba
Video operativo
Capo
Applicare un posizionatore che mantenga la testa allineata al resto del corpo e che lasci libero il tubo endotracheale.
Arti Superiori
Collocare un dispositivo che permetta una posizione comoda per il paziente.
Petto
Posizionare un dispositivo che allevi la pressione d’appoggio.
Bacino
Posizionare un dispositivo che che allevi la pressione d’appoggio.
Gamba
Posizionare un dispositivo che permetta di flettere leggermente le ginocchia e che allevi la pressione d’appoggio.
Piedi e caviglie
Posizionare un cuscino cilindrico sotto il collo del piede.
Questa posizione consente l’accesso chirurgico alla colonna vertebrale e alla zona posteriore del capo. La testa deve essere allineata con il resto del corpo e il volto su dispositivo adeguato e che permetta di lasciare libera l’area intubata. |
Prodotti studiati per ogni utilizzo
6.0
Posizionatori in SKAY ignifugo
Sicurezza e comfort
Realizzati internamente in poliuretano espanso ignifugo (densità 30 kg/m3) e rivestiti in tessuto SKAY ignifugo. Si consiglia di utilizzare i dispositivi ricoperti con un telino monouso in TNT per garantire una maggiore igiene. La loro struttura permette la distribuzione uniforme della pressione anche con pazienti di peso corporeo molto elevato. Riducono la pressione a livello addominale e migliorano la performance durante la ventilazione in posizione prona.
Posizionatori in poliuretano pluriuso
Per ogni esigenza di posizionamento
I posizionatori in poliuretano pluriuso si adattano facilmente all’anatomia del corpo, risultando estremamente confortevoli e facilitando il mantenimento della posizione corretta durante le procedure chirurgiche. Realizzati in poliuretano espanso, ignifugo, a struttura portante con densità variabile. Rivestiti da un film di poliuretano impermeabile e sanificabile.
Posizionatori in gel
Indispensabile nelle migliori sale operatorie
La persona sottoposta ad intervento chirurgico, potrebbe essere costretta nella stessa posizione per ore, tempo necessario per l’insorgenza delle Lesioni da Pressione. Sono compatti e grazie alle loro caratteristiche fisiche e alla loro densità, riescono ad adattarsi alla superficie corporea. Tra le proprietà riconosciamo le seguenti: capacità idrorepellente, non variano la loro durezza nel tempo, se danneggiati da tagli il gel non fuoriesce, facilmente sanificabili, isotermici, si possono associare a materassi riscaldatori o refrigeranti. Volendo aumentare comfort e prevenzione delle lesioni cutanee possiamo associare i dispositivi in schiuma.
Posizionatori in poliuretano monouso
Per un completo supporto ad ogni distretto anatomico
I dispositivi in poliuretano vanno associati a quelli in gel per aumentare il comfort del paziente sul lettino operatorio, quindi durante gli interventi di lunga durata. A volte completano e ottimizzano il posizionamento finale che risulta insufficiente con i soli dispositivi in gel. Creano inoltre un’ottima aderenza antiscivolo nelle posizioni che prevedono la massima inclinazione. Consigliati negli interventi sporchi per non danneggiare o inquinare il gel che a causa di microlesioni potrebbe assorbire materiale infetto o difficile da espellere.